il senso di smarrimento che ho sempre provato da quando blockmerda ha diviso i suoi film in scaffale in categorie incomprensibili, cioè emozione, relax, adrenalina, e commedia.
mi viene la labirintite.
ma mai come quando da fnac devo capire se un disco, quello che sto cercando, è pop, rock pop, rock o alternativo.
e l'elettronica sarà nello scaffale dance o alternativa? o pop rock? ma lo scaffale dance c'è? o forse ce n'è uno di elettronica? e dov'è?
ma una mappa?
ma come si fa a capirlo?
dipende da quanta grafica fighetta c'è sulle copertine?
e soprattutto, un conto è spulciare gli scaffali e prendere quello che trovi e un conto è andare con uno scopo, ecco, mi sembra che queste categorie rendano sempre più difficile l'acquisto di un solo item circoscritto, portando inevitabilmente all'acquisto multiplo di tanti altri cosi.
in ogni caso, scusate tutti quanti se arrivo solo adesso, è strano come le etichette non solo siano date per scontate, ma siano addirittura usate come autodefinizione in stile target di marketing.
c'è un sito, che si chiama wonderwall, che non parla di oasis ma monitora tutte le indie band del mondo.
c'è un giornale, di cui ho rimosso il nome, italiano, che si presenta come il giornale dell'indie.
c'è un altro giornale, i love pod, dedicato ai possessori di ipod. uscito il numero uno questo mese.
non so, ma solo a me fanno strano tutte queste definizioni? tutte queste cose belle e pronte per chi sposa la definizione? i giornali, i gadget, i vestiti...
...cosa leggere...
sapere in anticipo che se uno ascolta un gruppo molto probabilmente ne ascolta altri 450 tutti nello stesso scaffale di fnac?
...ma non sembra un po' troppo facile?
solo a me fanno impressione i link "se ti piacciono.... allora ti possono piacere anche..."
ma io mi annoio, mi annoio, e mi annoio, e mi sembra sempre che non ci sia niente di nuovo, niente di veramente sconvolgente, niente di cui appassionarmi sul serio (lo so, questo è un mio problema.)
[parentesi personale: lo so che la musica indie è bella e di un certo livello e non dovrei dire queste ignorantate da pubblico della defilippi, ma a me sembra soltanto il segmento di mercato delle converse all star, in certi momenti.
al concerto postrock dell'altra sera (evento perfetto: piccola città di provincia, piccolo gruppo di provincia) in mezzo alla selva di converse all star svettava, sul palco, un piccolo televisore acceso su un canale morto.
minchia, il mivar tv tour.
tra l'altro l'anno scorso lo stesso gruppo si indicava come postrock. quest'anno hanno preferito un generico indie.]
[poscritto in cui l'autrice dà prova della sua coerenza: però i nine black alps sono fichissimi. sarà perché suonano *vaghissimamente* come un gruppo famoso degli anni 90...]
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