20.12.04

sunday is grey and monday too

si ok i regali, le luci, la ressa nei negozi (tutte cose che io non ho visto nemmeno col binocolo, blindata come sono da 15 giorni in ufficio, finesettimani compresi nel prezzo, forfettariamente vostra) l'odore dolciastro del mandarino e la sensazione di fastidio che mi dà il torrone. (una donna che odia i dolci)
ma la cosa del natale che a me mette più angoscia è la valigia per andare a casa. mancano tre giorni e sono già in ansia.

il mio autoregalo sarà spendere in due soli items tutti i soldi che non ho speso in shopping negli ultimi diciamo tre mesi.
due item due nomi. (due gusti due baci)
sergio rossi cesare paciotti.
[welcome fashion victims web surfers all over the world]

sabato sono andata ad una festa accompagnata anche dal mio boa di struzzo bianco, e qualcuno appena l'ha visto ha detto "boa chi molla!", per cancellare l'onta ho dovuto ubriacarmi con il cocktail precofezionato "havana loco" al pompelmo

dose media di "havana loco" necessaria ad un essere umano medio per ubriacarsi partendo da uno stato di sobrietà assoluta:

15 bottiglie ca.

domenica mattina in ufficio sintetizzavano l'acido muriatico nel mio stomaco.

(ma ho anche scoperto che socialmente-sociologicamente alle feste è necessario bere, ma bere qualunque cosa, basta avere un bicchiere o una bottiglia in mano, anche non alcolico, come ci insegnano fin dalle elementari- chi le caga la fanta e la cocacola nei giorni feriali? insomma il punto è "ingurgitare liquido")

stasera i progetti per il futuro sono paccare vergognosamente l'aperitivo della gangbang e prepararsi per la festa aziendale, sperando di non cadere per terra ubriaca ed essere rialzata dal direttore creativo esecutivo, come l'anno scorso.
mi rimangono, in effetti, milioni di altri modi per perdere la dignità.
che david droga mi assista.
che droga mi assista.

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