18.7.03

venerdì?

cioè. mica è possibile, non va bene. che uno si alza alle 6,37 per andare a prendere il treno che anzichè arrivare alle 8,13 mi fa arrivare alle 9,01 e un'ora e mezza anzichè circa quaranta minuti, insomma, mi sembra un po' troppo.
e va bene, è già un buon modo di iniziare il venerdì, dico io. che poi negli usa c'è una proposta di legge che vorrebbe fino a 5 dico cinque anni di galera e 250.000 dollari di multa a chi condivide in rete materiali protetti da copyright, cioè, cazzo, dico, che fanno la guerra perchè gli gira e ti spacciano i dossier falsi che quando scopri che sono falsi loro dicono, sì, sono falsi, ma che sarà mai, abbiamo fatto bene, la storia ci darà ragione.
un accidente.
la storia non darà mai ragione a questa arroganza sfacciata e mortifera, che anche l'americano medio prima o poi se ne accorge (l'italiano medio chissà, qua_ormai_tutto_è_normale_e_chissenefrega, che basta che ti diano le caramelline te sei contento anche se ti tolgono la paghetta, dico) e il soldato piange perchè non capisce cosa ci sta a fare, a bollirsi le palle, là, nel deserto, a più di 40°, a sparare agli iracheni. che sono proprio uguali a lui. ma uguali, eh.
intanto qua fanno la tv in briciole e vengono a cercare i soldi che nascondiamo nei materassi per le casse dello stato.
bene, sta andando tutto bene.
andiamo a farci il weekend al mare, che lunedì andrà sicuramente meglio.
intanto leggetevi un bel libro, a vedere se vi scava qualcosa, da qualche parte, dentro: gli insetti sono al di là della mia compassione, di chiara cretella, edizioni pendragon.
oh, mi raccomando.
.enjoy.

ps asha, allora?

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