30.1.04

I won't be suited

(ode al testo immaginato di una canzone. come dicevo a lui ieri, quando scopri che una canzone non dice quello che pensavi ci rimani un po' male. dopo mesi di teorie. pensavo che i cake dicessero "daria, I won't be suited" e invece dicono "daria, I won't be soothed". peccato. mi faceva sorridere l'idea di una persona che ammette, visibilmente controvoglia, "non sono adatto")

mi dicono dalla regia che quando una cosa inizia bene è buon segno.
che gli incipit sono importanti.
che la dichiarazione di intenti dell'autore e tutto quello che segue sono sempre nelle prime righe delle cose.
che si capisce tutto da lì.
le prime righe della mia cosa di oggi sono queste.

Inizia tutto una sera, col freddo che ti trapassa le ossa, ti prende a schiaffi e le mani che ti si staccano. Le metteresti anche in tasca, se in tasca non avessi tutta la sezione “carta” della tua raccolta differenziata.
ti trovi a camminare sul ciglio della strada, diretta verso una pizzeria, con le percezioni completamente alterate dal tetraidrocannabinolo.
Pensi che sia una scena patetica. E lo è.


dal fondo del mio barile personale.
stanca del lucido/ludico mondoBloG.
visibilmente scazzata da chi fa i commenti offendendo gratuitamente. dimostrando in questo modo un quoziente intellettivo inferiore alla media del reparto account di una qualsiasi agenzia pubblicitaria.
delusa anche un po', oggi mi metto offline, per la felicità di tutti.
parruccando un modo diverso di scrivere su una pagina html.

29.1.04

avantgarde da terziario che è rimasto (avanzato, quindi)

io e tutte le mie personalità (in particolare quella maniaca e quella depressa) oggi siamo state ad un simpatico corso di aggiornamento della durata di un'ora sul tema "compilare timesheet e note spese".
vette di ilarità inusitate sono state raggiunte quando la magretta bionda compita e compunta vestita con giacca nera e orribili pantaloni laminati neri (era lei che ci faceva lezione) spiegando le cosiddette caselline da flaggare (dicesi quando clicchi e spunta il segno di spunta) nella time sheet ha detto:
"nel vostro caso gli straordinari non sono stati abilitati."

product innovation future for the next generation x check this out trl is sponsored by carslberg

la fata si è sempre dilettata a inventare prodotti.
conoscendo questo blog, e pure avendolo solo spizzato con sguardo obliquo, è abbastanza facile intuire che si tratta e si è sempre trattato di prodotti estremamente utili.
(cito, giusto per fare un esempio, l'aroma di fritto spray.)
ebbene.

il prodotto di oggi, nato da mesi di accurato studio del target, è.
un bloc notes/blocco appunti.
per scrittori.
è completamente bianco.
e si chiama
IL BLOCCO DELLO SCRITTORE.

so che andrà via come il pane.
ho già contattato buffetti per la distribuzione.
se ne volete una copia in anteprima, nella colonna a destra sono sparsi vari modi per contattarmi.

28.1.04

dissidi interiori

sto in ufficio con altre tre persone.
si chiamano Ruby Frumblefoot of Bywater, Drogo Chubb-Baggins e Reginard Sandydowns.

io, invece, mi chiamo Primula Chubb-Baggins of Pincup.

mi ero quasi dimenticata di questo ^_^

[questa è l'unica cosa che mi sento di dire oggi. tutte le altre parole le sto spendendo in negoziazioni con il mio stomaco. come in un orrendo radio activia dell'anno scorso(in cui pero' parlava l'intestino)il mio stomaco mi ha detto: "tu continua così e io smetto di funzionare." "anzi, lo dico al fegato e ce ne andiamo." rispolverare vecchi link, sì, oggi questo.]

la parola del giorno è CICLOTIMIA.

27.1.04

tanto si finisce sempre tutti negli stessi post.

"e non capisco com'è che si finisce a parlare di Jeeg Robot e delle Strade di San Francisco."
[caparezza]

eh, nemmeno io.

26.1.04

divertente disseppellire dubbi

ce lo chiediamo dall'asilo.
ma come si legge STAEDTLER?

weekend is a four letter word

lunedì(funedì; tumedì)-
del momento in cui si capisce che ci hanno tolto tutto.
"uh, guarda che bello, nevica."
e io che rispondo senza neanche alzare lo sguardo dalle punte delle mie scarpe:
"si, sembra proprio uno spot barilla frozen."

estaperfinireunaltrouicchend.

"è arrivata un'altra domenica dopo i pacchi del sabato sera, dopo i due di picche in discoteca, l'abbiam preso anche dalla cassiera... e ci si trova un'altra volta al bar, sigaretta dopo il caffè, con il mal di testa regolare tipico del day after."
è su queste liriche melancoliche e crepuscolari che apro la settimana, come una confezione di acciughe sotto sale.
il fine settimana sta finendo in questi minuti di un sonnacchioso lunedì mattina, si sta staccando di dosso a fatica, e ancora sta finendo il codazzo dei carri carnascialeschi del divertimento[tra poco, sbattendo un altro po' le palpebre, scomparirà tutto. per intanto teniamoci questa specie di sonno] e prima che scenda giù con il resto dell'acqua, arrotolo un po' di scotch per farlo biadesivo e piazzo qualche polaroid.

friday(i'm in love)-
1)
invenzione di un nuovo cocktail. il vodka cedron. composto di tassoni e vodka. eccellente.
2)
visione del Grande Fratello [purtroppo distratta, poco applicata] ma carpimento di due fondamentali momenti: quello in cui tutti insieme cantano i 99 posse con il refuso dicendo a squarciagola "iamme iamme guagliò" invece che "curre" (e relativi brividi di freddo), e quello in cui questo tizio di roma, un gentiluomo della alta borghesia bene dei salotti capitolini, svaccato sul letto a gambe aperte dice "io dopo trezeguet so stankovich."a seguire, una delle tipe che dice "ho sofferto per amore quindi tengo un muro. non mi interessa il tipo bellone, deve avere qualcosa di speciale."[nun me fate esse voRgare, dai.]
3)
visione (per un tempo pressoché eterno) di uno dei due episodi de "il signore degli anelli." battuta telefonatissima di LL: "ma quindi quelli sono cacciatori di Frodo?"(...)

saturday(nightfever)-
1)
ritorno eterno del refrain della canzone di nek "in te", in particolare nella parte in cui dice "per lui io comprerò pacchetti di popcorn" e rosicata di non averla trovata su internet da nisciuna parte.
2)
riappropriazione delle ultime scatole da trasloco e riscoperta di alcune compilazioni da me compilate con annessa consapevolezza di essere un fottuto genio musicale (asha compilazione. un'esperienza ai confini della serietà).
3)
travaglio notturno e sveglia su bambino che mi dice ammirato "tu vai in bicicletta meglio di mio nonno" (beh.)

sunday(bloody)-
1)
rilevamento del fatto che ordinare un amaro braulio a fine pasto di domenica mattina fa un po' alcoholic.
2)
"tassonomia" vuol dire mettere in ordine le cedrate dentro il frigo.
3)
cultura più tre punti: estrapolazione di una frase fondamentale serale da "sogno di una notte di mezza estate".
"l'amore è raffigurato come un fanciullo. e infatti fa sempre le scelte sbagliate."
4)
ritrovata a notte fonda giovane copy sul naviglio pavese che canta sguaiatamente una versione siciliana parruccata al momento di "obsesion" degli aventura. annotare su taccuino: l'idrolitina è allucinogena. progetto di svuotare un camionazzo di alka seltzer nel naviglio e vedere di nascosto l'effetto che fa.

23.1.04

aggiornamenti&annottazioni

il Comitato Direttivo della Fatakarabina SNC, di concerto con il Consiglio di Amministrazione di Asha Communications INC e con il Direttore Generale nonché Presidente dello Stagista Fan Club SPA, così hanno deliberato nella seduta settimanale di Aggiornamento e Progress.

il coktail del mese è il CUBOTTO.

il CUBOTTO è un cuba libre fatto con il chinotto.
che, forse non tutti lo sanno, è la bevanda favorita della nostra Beniamina.
[il chinotto. il cubalibre, fino a ieri sera, cioè fino a prima del cubotto, ci faceva schifo.]

Di conseguenza, i soggetti sopra indicati consegnano ufficialmente il WMB (Weekend Management Brief), riportato di seguito.

CUBOTTI A GOGO!

certi di trovare quanto prima vostre tempestive partecipazioni, proposte e risposte, vi salutiamo cordialmente a nome di tutta la Holding.

dressed to kill (yourself)

di quando ti ricordi di aver indossato dei vestiti così brutti che vorresti non ricordarlo o una volta ricordato preferiresti ucciderti.
di quando ti ricordi quando il tuo armadio era davvero un armadio di un reparto di anatomia: scheletri e cadaveri.

è iniziato tutto in una pausa pranzo di qualche tempo fa, di fronte a una vetrina.
sa mi dice guarda che carini quei pantaloni.
ma non erano dei pantaloni.
erano dei fusò.
in quel momento, con un pezzo di faccia riflesso sulla vetrina sovrapposto ai fusò sopra le scarpe col tacco, semicoperte da una specie di scaldamuscolo, una certezza mi ha parcheggiato in testa (violentemente, frenando come il tramtre in via torino. mi chiedo perché alla guida del tramtre mettano solo conducenti schizofrenici.).
[musica drammatica e sfx film horror]
"sa, io penso che il prossimo passo sia il fusò con la staffa."
espressione di panico speculare.
urla coperte dalla musica drammatica che si alza di volume.
slowmotion di mani che si portano verso gli occhi.
"sa... ma tu... ce li avevi..."

gli arena?
oddio, sì! quelle cose di poliuretano espanso con le strisce laterali colorate... con quei pantoni tipo stabilo boss... sì... anche tu li portavi un po' più corti, con le staffe fuori quasi al polpaccio?
brrr... che freddo...
[sfx di vento glaciale, fantasmi]

le palladium?
ma sì, quelle scarpe di stoffa e gomma... versione alta e bassa... le mie erano color corda... basse... e ti ricordi... anche tu le portavi sotto ai...

jeans a zampa energy?
AAAAAAAAHHHH! quelli con la "e" sul culo... chiari... ma c'erano anche rossi... no, io non li ho mai comprati... menomale... però avevo una camicia energy nera con le margherite bianche... una cosa orripilante... e delle scarpe energy con gli omini di keith haring... senti, mi presti la sciarpa? e... oddio a proposito di scarpe... mi sovvengono adesso...
[il vento si alza. è evidentemente un gelido vento di morte...]

le scarpe scamosciate levi's
che erano similari alle docksteps... adesivi sui motorini tipo macchine da corsa sponsorizzate... scarpe verdi scamosciate con il cinturino tipo bambolina... sì, anche io le portavo anche sotto gli arena... sì, nemmeno io portavo gli arena solo per fare sport... si, anche per uscire... oddio... ma...

i jeans elasticizzati?
ti rendi conto? si, quelli corti... anche... o tagliati a PANTACICLISTA... sui miei jeans elasticizzati (closed? qualcosa del genere?) c'erano anche un sacco di scritte a pennarello... no, non ce la faccio a ripeterle... mi vergogno troppo... e... oh santiddio...

il bandana!
no, cioè, tu quanti ne avevi? sì, io uno rosso, uno verde, uno grigio... sì, lo so, brutte come il bandana sono solo

le spalline
ma non in quanto tali, ma nelle versioni custom con velcro da attaccare comodamente sotto ai maglioni oppure [brrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr] infilate sotto la spallina del reggiseno... senti ma ti posso confessare una cosa? io avevo un

giubbotto jeans el charro
di cui ero orgogliosissima... comprato già sdrucito... slavatissimo... con questa scritta ELCHARRO sotto al colletto... oddio una cosa tamarrissima... no, sa, il bomber non l'ho mai avuto ma lo fregavo a mia sorella....
NO MA TI RENDI CONTO! per favore, non parliamo degli orecchini di stoffa naj oleari... ti prego evitiamo.
[le due ragazze si mettono a correre per non pensare. devono tornare in ufficio a dimenticare quello che hanno appena ricordato.] [parte "come to daddy" a tutto volume.]

io e sa non ci siamo più rivolte la parola fino a sera.
a tutt'oggi, ricordarci di quella pausa pranzo ci provoca traumi e catastrofi psicocosmiche.

ndr: avete appena letto un Post Intimista. che una persona trendy(TM) come me ammetta di avere indossato quanto sopra, seppur una decina d'anni fa, implica una dedizione al Lettore totale e una voglia di mettere a disposizione anche le parti più recondite della propria esistenza. perché, come mi hanno detto ieri, è inutile parruccare la realtà per farsi belli con il lettore. non si scrivono buGGie.

22.1.04

canta anche tu le sigle dei tuoi cartoni animati preferiti! è facilissimo!

"dell'assassino lui fa un macello, lo pesta a sangue con un randello...
[...]
dell'impiccato lui fa un fagotto, lo pesta a sangue con un cazzotto."

in effetti anche da piccola bem non mi ha mai lasciato particolarmente tranquilla.


intanto mi chiedevo:
ma il protagonista del video dei blur "coffee & tv" è un cartone animato?
[...]

disk boot is made for working

"uh, oggi il pc non funziona bene, è lentissimo, peccato, non posso lavorare. non si avvia. fa il rumore di un pedalino della vespa. è il suono sconfortante di un hard disk malato. non si avvia dall'hard disk. non riconosce la rete. eh, peccato, oggi non posso lavorare!"
"asha, puoi scrivere a mano. tanto solo quello devi fa."
"oh cazz."

21.1.04

incubus day- aka -boyd band

oggi, giornata denominata da MTV incubus day, gli incubus sono in italia. e siccome in questi due giorni gli incubus per me sono un argomento hype, decido in questo momento di parlarne, spinta anche da alcuni commenti scritti a bodycopy e da alcuni avvenimenti verificatisi di recente.
in pratica, succede che finalmente stanotte ho l'occasione di vedere il nuovo video degli incubus:
niente brandon boyd a torso nudo.
niente primi piani intensi.
niente capello fluente.
niente tatuaggi rossi.
solo:
un orrendo paio di baffetti impaginato sopra la bocca, e un video a base di fotomontaggi in stile heartfield [che originale! quasi originale come un giardino zen...] con hitler, mussolini e cose del genere (plotoni, flotte aeree...).

la notizia è ufficiale: gli incubus si stanno sdoganando come gruppo impegnato.
(in modo decisamente innovativo, tra l'altro...)

se ne deduce che, se prima potevano avere un'utilità nel mondo, adesso mi sa di no.

che tristezza.
non ci sono più le boyband di una volta.

anche l'altra notizia è ufficiale: boyd non fa più parte della mia lista di uomini più belli del mondo.

lista che peraltro potrei anche prendere in considerazione di riportare, essenzialmente per due ordini di motivi:

a)
un blog, in quanto tale, se non aggiornato di almeno una lista ogni tot, si rompe. nel senso che smette di funzionare.

b)
non credo di avere più alcun argomento interessante o anche no da affrontare, almeno finché non esce il prossimo numero di cosmopolitan/pig magazine/glamour/gioia/grazia[con gadget].

bien, io intanto elevo il lamento funebre per il mio ennesimo mito decaduto.
(dopo il pistacchio che non nasce dentro la mortadella e le alghe che non sono foglie di alberi della pineta.)

20.1.04

scopri con noi nuove parole! capitolo #3

questa settimana RUBAMATIC e MESTIZIA.

ola-la.

"quello che dici non fa un plissé."
[direttore clienti, stamattina]

vince l'award per la fraseologia della settimana.
^_^

--

refuso. dato che il video di "get yourself high" è in effetti composto da materiale di un film, nello specifico "the shaolin champion", mi sa che il film di venerdì sera non era uguale. era quello. ok. il solito vecchio alzheimer.

fermo immagine alle nove:zerosette

oggi sono vestita come badly drawn boy.
e se continuo a nutrirmi di nulla misto a cioccolatini delle case di produzione tra poco sarò come badly drawn boy anche al di là dei vestiti.

19.1.04

corpses & whigs

glossario necessario per comprendere il tipo di giornata che ho passato.

salma: dicesi di lavoro particolarmente rognoso in genere assegnato da un superiore che non vuole seguirlo perché non ha voglia/ha meglio da fare. la fraseologia esatta è "devo truccare una salma di [nome del superiore]". in genere, quando si ha una salma da truccare, è proprio questo che bisogna fare: rendere presentabile un morto. andare in miniera per conto di qualcun altro. è accetto anche il modo di dire "una bella salma da truccare". oggi, passando in corridoio, mi è bastato chiedere a R. "hai della formalina da prestare?" per comunicargli immediatamente la mia situazione lavorativa.

parrucco: disponibile nelle versioni sostantivo e verbo: parruccare. vuol dire "risolvere", ma data la presenza del concetto di "parrucca", indica un tipo di risoluzione posticcia. pezzotta, insomma. parruccare vuol dire da un lato arrabattarsi con quello che si ha a disposizione per portare a termine una faccenda, dall'altro anche di nuovo "truccare". il parrucco è lo stratagemma. ad esempio, il modo di dire "l'architetto nasconde i suoi errori sotto la vernice, il cuoco sotto la panna, il medico sottoterra", indica dei parrucchi. però "parrucco" in alcuni casi estremi si avvicina anche a "telecinema", ovvero produzione di un layout definitivo figo. cioè, in definitiva. hai un problema? parrucca.

date le premesse, riporto uno stralcio di conversazione avvenuto oggi via messenger.
personaggi:
carmen sandiego (la sottoscritta)
ricor mortis (un collega)

carmen sandiego scrive:
ma se ne esce da questa situazione?
carmen sandiego scrive:
(è normale avere voglia di un negroni alle undici di mattina?)
Ricor Mortis scrive:
guarda sulla tastiera.
Ricor Mortis scrive:
il primo tasto in alto a sinistra.

menomale che poco dopo ricevo il seguente sms.
da un meraviglioso film giapp visto stanotte:
"segui la strada illuminata anche se allunghi."

uh, che figata i film giapp della tarda notte :]
venerdì sera ne ho visto uno che se fosse stato senza dialoghi e con "get yourself high" sotto sarebbe stato il video. cioè, non simile. ugualidentico.
dialoghi meravigliosi, naturalmente anche lì, tradotti con questo lessico tipo frasi tradotte del Rocci.
sfx stupendi, usati ammanetta per sopperire all'inquietante immobilità facciale degli attori...
spettacolone.

adesso l'unica cosa che può ricomporre la mia, di salma, è questa.

16.1.04

fuori post

"egli è tutta una delizia.
questo è il mio diletto.
ma sarà sempre un teppista da due soldi.
perciò non sarà mai il mio diletto..."
[c'era una volta in america]

la Settimana Serena volge al termine. ci attende una giornata di Duro Lavoro(R), tra conferenz coll, spicherate varie e ricomposizioni di salme varie.
è stata Serena? Insomma.
le sneakers rosagrigio sono esaurite->ieri volevo mettere una bomba sotto la sede del MegaClienteFood per questo, che mi ha ucciso due pause pranzo di seguito.
ma stamattina in cucina è ripreso il rassicurante ronzio del frigorifero, questo mi ha messo di buon umore perché l'elettrosmog mi rilassa, quindi le collere diminuiscono- siamo nel pieno della sistemazione di casa nuova, vengono eseguite operazioni di telecinema fondamentali come l'acquisto delle pile nuove per il telecomando (due sere di seguito massirossi-silvestrin mi hanno allarmato abbastanza) e decidere dove mettere i vari portaceneri.

sa:"il mio ragazzo mi trascura ultimamente, sta sempre attaccato alla ps2 o al pc con la banda larga."
io:"eh, che ci vuoi fare. di sti tempi tira di più un cavo di fibra che un p[bii ii iip]a."

infine, stiamo per essere assaliti da una profonda noia nei confronti di questo armamentario bianco e fucsia.
un po' non sappiamo più che farcene.
un po' non sappiamo più scrivere.
un po' sentiamo l'esigenza di evolverci. [it's evolution, baby!]
un po' sentiamo la necessità di riprendere in mano il discorso sito, più ampio e meno ingrigliato.
un po' siamo annoiati dai post, dai titoli dei post, dai commenti, dai link, dagli scambi di complimenti, dalle citazioni.
un po' ci sentiamo fuori posto.
un po' ci divertivamo molto di più prima.
un po' sono anche due anni e tre mesi di blog.
ai post l'ardua sentenza.

"tutto quello che non si muove lo mangio."[Ray Paffutelli]

15.1.04

sdoganata!

macché solitario e asociale
l'internauta ama la bella vita


il tipico utente di internet è lontanissimo dallo stereotipo che lo descrive come un isolato, uno che passa ore e ore del suo tempo libero collegato alla rete e ha pochi contatti con il mondo reale. al contrario legge molti libri e ha più attività sociali di quelli che non navigano. solo una cosa non fa: guardare la tv. è il ritratto che esce da un'indagine condotta in 14 paesi, compresa l'italia, dall'università di california-los angeles.

l'ho sempre detto che city è un ottimo quotidiano.

saudade

a volte ti ricordi delle cose.
a volte ti accorgi che delle cose rispecchiano quello che pensi.
a volte ti accorgi che queste cose parlano di una cosa vera:
che spesso le dichiarazioni d'amore incondizionato, totale, devastante, passano attraverso le peggiori parole di odio. (perché diciamocelo, come fai a non odiare con tutto quello che hai a disposizione una cosa che ti monopolizza i sensi e il cervello? una cosa che prima pensi che ti abbia stancato, con le sue contraddizioni e tutto il resto, e poi invece arriva sempre il momento che ti giri a guardarla e vorresti morire per quanto è bella? come fai a non volerla eliminare dalla faccia della terra? come fai a non averne una paura così panica da desiderare la sua non-esistenza?)
mi ricordo le radio locali, la mia macchina.
mi ricordo una città megalomane, assurda, insopportabile.
e mi ricordo questa.

[salvo poi scoprire che il testo e' uscito su deriveapprodi. la casa editrice più irritante al mondo, parimerito con castelvecchi.]

"me ne andavo da quella roma che è meglio di milano."

14.1.04

m o n g o l o i d

punto primo:
ma quelle alette assorbenti per le ascelle le fanno ancora?

punto secondo:
adesso ho il maGGico mp3 di MONGOLOID dei devo. immediatamente nominato SINGOLONE DELLA SETTIMANA/ DEL MESE.

punto terzo:
ma "donne è arrivato l'arrotino" è una cosa in franchising?

punto quarto:
l'aforism du giur, fresco fresco di riugnone(rognone? rogna? un po' sì.)è: "niente è impossibile per chi non deve farlo". un'ode appassionata e una lode sperticata ai Reparti Marketing che tessono le fila dei nostri oscuri destini.

punto quinto:
il Reparto Marketing della Fatakarabina Inc., riunitosi per il consueto Brand Equity Meeting, ha deliberato che le parole della settimana da scoprire con noi verranno sostituite a causa di un mancato finetuning con i gestori dei contenuti del presente sito. quindi, le parole che andranno a sostituire le precedenti saranno quelle che vedete al posto delle precedenti, appunto.

totò, peppino e la fatakarabina.

quanto tempo era che non abbassavo le tapparelle per evitare di diventare ciecata davanti al monitor?
chiedetelo ai gestori meteo della milano del grigio che sfuma nel nulla (il grigio che sfuma nel nulla è copy di enrico silvestrin).

è arrivato l'invio gastronomico da parte dell'apprensiva famiglia (e fate bene, perché qua tra tartine, maionese, tachi, susci pizze e panini il mio intestino è messo davvero a dura prova! ehi, ma da oggi c'è activia! menomale!), una di quelle cose che quando le vedi pensi allo spago sulla valigia di cartone (che non ce n'era. la teneva insieme solo un po' di rancore.), dici "ma la spesa non te la puoi fare da sola?", e ti viene in mente che sei a milano e non ti sei portata appresso nemmeno un colbacco, che a milano fa freddo, c'è la nebbia, ma dov'è la nebbia? ma non lo sai che quando c'è la nebbia non si vede? ah, ecco.

insomma sul tavolo della cucina stamane campeggia un portafrutta pieno di partuvalli (che, per gli ignoranti che non lo sapessero, sono le arance), che arreda un sacco, e che fa tanto casa.
(*ndr la fatakarabina è di origine meticcia. ha passato buona parte dell'esistenza a spostarsi. ne consegue una crisi mistica ogni volta che le chiedono "di dove sei?", e l'implementazione della funzione "ti spiego la mia vita in una sola frase breve", che è praticamente l'unica frase breve che asha è in grado di usare.)

puoi dire una cosa del tipo ironico su quanto un'usanza del genere sia appannaggio quasi esclusivo del meridione, ma la fata in un impeto inquietante di "awareness-pride-consciousness" ti risponderebbe, con aria di superiorità, perfettamente selfconfidente con la sua tipica espressione testata "pischello con chi credi di avere a che fare/ quanto sono figa":
"prima vieni un attimino ad assaggiare la mia Pasta coi Broccoli la Salsiccia e i Pomodorini Pachino Secchi(R), poi ne riparliamo."

punto, due punti, punto e virgola.

[è incredibile quanto può fare una pausa pranzo passata in riunione a digiuno.]

ieri notte

eravamo in un locale con le luci soffuse, rossastre, scure. la musica non la ricordo bene, ma era uno dei soliti parrucchi niumetal dei locali rock. stranamente non c'erano pischelli metallari. io ero seduta sul bancone del bar chiuso, naturalmente avevo un bicchiere in mano, un negroni ma magari era un gin tonic e il rosso era solo la luce. guardavo in basso, i piedi delle persone, come sempre. feticismo per le scarpe e teorie su quanto riesco a indovinare della faccia di una persona dai cosa porta ai piedi, dall'orlo dei pantaloni, dai pantaloni. e vedo questo paio di scarpe bellissime, marroni con delle righe laterali beige, e i lacci beige. e mi dico "oddio che scarpe bellissime" (allo stato attuale dei fatti credo fossero scarpe piuttosto comuni, ma chissa' come mai in quel momento mi sembravano una rivelazione), e subito dopo "si, questo ragazzo deve essere stupendo". non alzo lo sguardo subito. gli guardo i pantaloni, sono come i miei, con l'orlo sul tallone un po' distrutto. "oddio l'uomo della mia vita", una certezza fulminante. non voglio guardarlo in faccia, non so se ho paura di scoprire che non lo è o se temo ancora di più la conferma. si, ma non posso stare così tutta la vita. va bene, va bene. maglietta è blu. sta ballando, appena sopra le spalle ha i capelli sciolti. castani. ok lo guardo in faccia.
ma io lo conosco.
è eddie vedder.
e mi sta sorridendo.
oddio.
distolgo lo sguardo.
mi giro dietro al bancone per vedere se c'è una botola dove infilarmi per scomparire.
no, non c'è.
il mio destino è segnato.
devo andare a parlargli. ma che cazzo gli dico? ma parla italiano? magari sì, è sposato con una di roma. perché il mio inglese fa schifo, oddio che figura di me... va bene, va bene. appoggio il bicchiere accanto a me e scendo dal bancone rischiando l'osso del collo, ché non mi reggo in piedi.
mentre mi avvicino a lui mi squilla il cellulare.
seccatissima lo tiro fuori dalla tasca.
"chi cazzo è che rompe le palle a quest'ora? EH?"
suoneria di merda. insistente.
guardo il display.
"ORE 7:00 ANNULLARE SVEGLIA SI/NO"

buongiorno^_^

13.1.04

DEVO averla.

mongoloid he was a mongoloid
happier than you and me
mongoloid he was a mongoloid
and it determined what he could see
mongoloid he was a mongoloid
one chromosome too many
mongoloid he was a mongoloid
and it determined what he could see
and he wore a hat
and he had a job
and he brought home the bacon
so that no one knew
mongoloid he was a mongoloid
his friends were unaware
mongoloid he was a mongoloid
nobody even cared

ma che probblemi ciai?

[oddioddio non mi funziona na mazza.]
[mah.]

feature non petita, molestia manifesta.

machessono sti link arancioni che appaiono arandom su parole tipo shop, fishing, bmw, yahoo etc etc?
IO NON LI HO MESSI!

una nuova favolosa fitur di blogger?

l'ennesima cagata non richiesta che porta solo spam e confusione?

fatequalcosa. levatemeli.
trasloco.
e gli archivi?
fanculo gli archivi.

momento streaming audio

to me, coming from you,
friend is a four letter word.
end is the only part of the word
that I heard.
call me morbid or absurd.
but to me, coming from you,
friend is a four letter word.

when I go fishing for the words
i am wishing you would say to me,
i'm really only praying
that the words you'll soon be saying
might betray the way you feel about me.

but to me, coming from you,
friend is a four letter word.

è carino quando ascolti una canzone da un millennio poi a un certo punto qualcuno si alza in piedi e decide di vedere "ma dai cosa dice di preciso?" [dal momento che la nostra anglofonia è pari alla nostra sintesi], e ti sdrai, perché, azz, l'hai letta.
avete ascoltato i cake.

lo speaker con la gamba ingessata

proprio stamattina mi sono ritrovata a narrare un aneddoto dell'anno scorso.
noi studenti del fighissimo master in pubblicita' pagato una barca di soldi si era in questa casa di produzione radio, in cui stavano registrando questo radio con questo speaker con la gamba ingessata.
alla fine delle registrazioni lui si presenta, si dicono in generale due parole di circostanza poi, di fretta come tutti gli speaker, accomiatandosi dice, in modo blasé e con una certa aria come per dire "saicomè":
"beh, ci vediamo alle feste."
[oooohhhhh, wow.]
il momento in cui, con una violenza sconcertante, ho avuto il primo barlume di consapevolezza telecinematografica.

(l'avessi incontrato mai, alle feste, tra l'altro.)

----

award per la frase della settimana.
come addensare in una. sola. frase. anni e anni di esperienza e superiore qualità intellettuale.
in una domanda. fatta a me.
"scusa, ma chi è kledi?"

sa-sa-sa. prova.

l'accento grave su perché è grave.
funzionano le lettere accentate adesso?
anzi
fùnziònànò?
è
é
à
ù
ò
ì

s: "m. ha lasciato in ufficio il cellulare, così gli ho mandato un messaggio per avvertirlo."
io:"sul cellulare."
s:"già."
io:"in ufficio."
s:"già."

12.1.04

ellasciamisfogaaaaare

il mondo va verso lo sfacelo.
il mondo finira' presto.
perche' e' in mano alle multinazionali.
e le multinazionali sono in mano agli idioti.

dal libro "esperienze al limite di una stagista in un'agenzia pubblicitaria".

La Settimana dell'Equilibrio Interiore

operazioni gia' eseguite oggi per assicurarsi una settimana Serena:

a) tracciate rastrellate zen su sabbietta zen di giardino zen servendosi di un fuoristrada zen bmw

b) parcheggiato il fuoristrada bmw esattamente sotto casa, servendosi del metodo "parcheggio do ca**o capita e dopo traccio un rettangolo bianco con l'uniposca attorno alla macchina", e sconfitta la diceria per cui vicino al ponte coi passamano gialli nse trova parcheggio manco a mori'

c) camminato a piedi per un'ora partecipando con fervore al noto sciopero a sorpresa dei passeggeri- noi non prenderemo i mezzi finche' non avremo un servizio migliore, e scoperto un segreto legame tra le parole "sciopero" e "sciopping" nella fattispecie di un paio di snichers rosa e grigie da verificare in pausa pranzo [se non trovo il 36 faccio una strage di massa]

d) risposto al telefono e tranquillizzato collega, confermando a me stessa la presenza performante di tutti gli strumenti di menzogna utili a pararsi il culo oggi e nei quattro giorni che seguiranno

e) scelto la canzone del giorno, che e' quella degli smiZZ che dice "england is mine"

f) scritto tutto, per dimostrare che nel weekend non sono morta, spingere in giu' il post precedente che gia' mi sta antipatico e cecrare come sempre in modo sinistro di aggiungere qualcosa alla confuZione generale

g) gongolato per il concluso acquisto del letto hagali a una piazza e mezza

h) preparato bestemmie atroci maledizioni e secciamenti vari se non mi consegnano hagali nel tempo che mi hanno detto

i) iniziato a leggere la deposizione di autodifesa di charles manson al processo

per essere appena le undici e cinquantatre mi pare che siamo a buon punto. si fa per dire.

"ma che ne sai tu di me?"[figlia della sandrelli alla sandrelli nella puntata di ierisera de "la tassista"]

9.1.04

franc3s farmer will have her revenge on teen parties

(aka "this would really be an amazing friday night")

interno sera. festa delle medie.
mano che spegne l'interruttore della luce. coppie di ragazzini e ragazzine che ballano un lentone strappacuore. una cosa a caso, chesso' "il tempo delle mele", per dirne una.
appoggiata alla parete, una ragazzina non balla. e' sola (poraccia). sembra annoiata, magari e' depressa che nessuno l'ha invitata a ballare. guarda gli altri, che stanno tutti abbracciabbracciati, che si guardano con questi sguardi languidi tipo innamorati veri.
alle sue spalle sopraggiunge un ragazzino, che le fa indossare delle cuffie stereo, di quelle grandi, con il sensore radio.
poi la guarda.
dalle cuffie parte a palla "smells like teen spirit". la musica che c'era prima adesso non si sente piu'. i due si guardano e ridendo si mettono a pogare. mentre, naturalmente, i loro amichetti li guardano esterrefatti, senza capire cosa sta succedendo.

si', in effetti penso che mi sa che forse devo ammettere che da qualche parte, nei re-cessi della mia mente, ci sono alcuni traumi irrisolti ^_^
in altre parole, suppongo che la mia crescita mentale si sia arenata intorno al biennio 94/95.
pero' giuro che non ho una pistola.

may your friday be stylish [not as mine, of course]
sincerely yours.

l'aphorisme du jour

Il fatto che esista il binomio "genio e sregolatezza" non implica l'esistenza del binomio "sregolatezza e genio".

[asha, 6 gennaio 2004]

il buon blog si vede dai referrer

www.google.com Chiave=sciacquone wav

www.google.com Chiave="giada de blanck" foto

www.google.com Chiave="this is the time to remember" sentieri

www.google.com Chiave=agrume mapo

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www.google.com Chiave=djambe

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www.yahoo.com Chiave=cososky

www.yahoo.com Chiave=Lorenzo Ciompi

www.yahoo.com Chiave=supertelegattone mp3 completa

www.yahoo.com Chiave=totti + blasi + 2004


potrei aggiungere xxx e freepix nei meta tags della pagina e sarei a posto.

mi sorge giusto un vaghissimo appena accennato latente dubbio in dissolvenza.
"ma sara' che scrivo solo di minchiate assolute, io?"

8.1.04

"(Tratto comune a tutta la loro generazione, i miei genitori avevano il dono di attaccare discorso con gli estranei senza apparente difficolta'. Era un dono che io credevo di acquisire un giorno, una volta lasciata alle spalle la timidezza dell'infanzia e dell'adolescenza, ma non accadde nulla di tutto cio'. Adesso mi rendo conto che l'estrema socievolezza che esibivano ovunque andassero aveva a che fare coi tempi piuttosto che con una particolare maturità di comportamento.)"
[j. coe, "la famiglia winshaw", pag. 39]

l'anello di congiunzione tra ameba e criceto

"prova ad aprire google e scrivere (con le virgolette) "criceto libero". Poi clicca su "mi sento fortunato".
ecco come ho trovato il tuo blog!"

[segnalato su commento al post precedente da gk.]

(non so se e' questo che mi fa ridere o e' il fatto di avere letto cosa c'e' scritto su quella pagina, non essermici riconosciuta ed essermi resa conto che probabilmente rispetto a sei mesi fa sono un altro essere umano, che mi ha fatto impressione)

bran new

(fibrami nuovi cereali)

la ragazza si sistemo' sul divano di pelle marrone, sistemato a sua volta su un limbo verde: la tecnologia moderna permetteva in fatti, una volta in onda, di mandare sotto al divano le immagini piu' disparate, con una predilezione per tutte quelle che sapevano un po' di televisione lofai anni80, secondo il gusto retro-futurista del momento. guardando il suo intervistatore, un tizio rasato a zero con l'aria saccente e piuttosto maldisponente, si ricordo' che in effetti forse jovanotti una cosa intelligente l'aveva detta, in tutta la sua vita, quando prendendo in giro il tizio rasato a zero aveva detto, durante una trasmissione, "e mentre enrico va a farsi le extension", alludendo evidentemente alla mancanza di requie della capigliatura del tizio in quel periodo. le scappo' un sorrisetto guardandolo, e per mascherare il momento di ilarita'- era sicura che se lui l'avesse guardata in faccia avrebbe capito tutto- si ravvio' i capelli, e schiarendosi la voce rispose alla prima domanda. "no, io e chris cornell siamo solo amici."

perche' in tutti i libri prima o poi c'e' sempre qualcuno che si ravvia i capelli?
e' la cifra stilistica del romanzo in quanto tale?
offline, non per iscritto, nessuno si ravvia i capelli.
quindi deve essere come quando Eco dice che se lo spostamento tra un posto A e un posto B e' troppo lungo in un film, sicuramente e' un porno.
quindi nel momento in cui una persona si sta ravviando i capelli, e qualcuno ci dice chiaramente che si sta ravviando i capelli, si sa che siamo in un romanzo.
quindi quando in un video ci stanno queste luci da trasmissione tv anni 70 sono gli strokes.
quindi quando sembra di essere in un video di brenniu' e' la festa di una casa di produzione.

da una conversazione realmente avvenuta.
lei: "i've been looking so long to the pictures of you..."
lui:"...that i almost believe that they're real..."
entrambi:"..."
entrambi:"oddio, ma che si faceva le se**e?"

secondo take
lei: "i've been looking so long..."
lui:"...to the pictures of you..."
lei:"that i almost..."
entrambi:"BECAME BLIND..."

seguono fragorose risate, e un senso di autoconsapevolezza nell'aver ucciso una canzone bellissima.

olredi tursdei

[forse non tutti sanno che in vacanza tra le innumerevoli occasionone sociali cui ho preso parte, anzi, che hanno avuto la fortuna di avermi come ospite, c'e' stata anche una visita notturna alla barca di grinpis. no non sto scherzando, quella verde, coi gommoni con le scritte gialle. e alla faccia dei luoghi comuni, dentro c'erano birre, chitarre e djambe'. ambe'. insomma, ancora una volta ho avuto occasione di testare la mia oxfordiana pronuncia inglese. devo dire che sono quasi indistinguibile da un residente a londra dalla nascita, in effetti.]


lo sapevo

io

non dovevo

procurarmi

una carta di credito.


"pensavo e' bello che dove finiscono le mie dita debba in qualche modo incominciare una tastiera."

7.1.04

so, let's start!

I was five and he was six
We rode on horses made of sticks
He wore black and I wore white
He would always win the fight

Bang bang, he shot me down
Bang bang, I hit the ground
Bang bang, that awful sound
Bang bang, my baby shot me down.

Seasons came and changed the time
When I grew up, I called him mine
He would always laugh and say
"Remember when we used to play?"

Bang bang, I shot you down
Bang bang, you hit the ground
Bang bang, that awful sound
Bang bang, I used to shoot you down.

Music played, and people sang
Just for me, the church bells rang.

Now he's gone, I don't know why
And till this day, sometimes I cry
He didn't even say goodbye
He didn't take the time to lie.

Bang bang, he shot me down
Bang bang, I hit the ground
Bang bang, that awful sound
Bang bang, my baby shot me down.

ode alla donna che ho appena incluso tra le mie figure femminili di riferimento ^_^

dumilaquattro!!

iniziano due nuove rubriche.
la prima e' una colonnina nuova a sinistra, che fantasiosamente si chiama poi mori'.
la seconda invece si chiama "le risposte che non ho dato", oppure "del perche' la comunicazione telematica e' piu' figa di quella in praesentia, dato che permette un lag in cui elaborare risposte meravigliose che offline non vengono in mente che qualche ora dopo", oppure "modi interessanti e cool di offendere il prossimo", ma in realta' e' una rubrica che qui dentro e dentro tutte le mie produzioni (o secrezioni) scritte c'e' sempre stata. un'altro nome potrebbe essere "le risposte della dottoressa fatakarabina", e devo dire che non mi dispiace.

posto quindi che la prima rubrica nuova sta in questo momento a sinistra, inizierei con la prima puntata della rubrica "le risposte della dottoressa fatakarabina".

stimolo: "da piccolo volevo fare il nichilista."[fl.]
risposta consigliata della dottoressa fatakarabina: "ma chi e' marco ponti che ti scrive le battute?"

bentornata, asha.
ci sei mancata tantissimo.
il web senza di te era una tristezza incommensurabile.
i blog, senza i tuoi aggiornamenti, un mero spreco di bytes.
evviva, evviva, evviva.
osanna, osanna, osanna.
evoe', evoe'.

note dal margine: e' gia' uscita la canzone piu' brutta del 2004. naturalmente non poteva che essere di lui. quello che sta al primo posto nella nuova rubrica laterale.

note dal centimetro uno di rientranza: conversazione realmente avvenuta.
io: "insomma avevo pensato questa cosa: le stelle filanti e i coriandoli che formano questa cosa, due punti due linee e due punti, che in codice morse vuol dire SOS."
sa: "vabbe' ma mica devi fare una cosa per i ciechi."
io: "ehm, sa, *morse*, non *braille*."

nota impaginata al centro: cercasi urgentemente il singolone del momento. prego fornire immediatamente validi candidati.
(se ci fosse qualcuno disposto a masterizzarmi il cd dei rapture, grazie infinite in anticipo.)